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Verses

 ….BOLOGNA 1964

Sui tetti rossi e sui muri d’arancio,

nei giardini della Regina* vanno sempre

donne pallide e lunghe nella Villa del Sole*

(ragazzini dell’amore pagano bevono argento).

…

E sotto il Pavaglione fra musica e mito*

c’è sempre a luna tonda chi sospira

dell’antica purezza rossa e blu*.

Qui la strada del prete porta ancora

sotto le Torri, presso le dottrine*

e nella via dei vescovi crescevano

le palme verdi*, libri e cuori d’oro.

…

Qui c’erano le grazie* e le vittorie*,

e dentro le cornici di trattorie* fumose

studenti e mascalzoni e ragazzine

dal petto liscio e un pasto garantito.

…

E a sera, quando il rosso mutava nell’indaco

e splendeva Mary Quant* sotto i portici

(Courreges ammicava tra rombi bianconeri)

tremavano già incerte le luci dei vialoni

e gonne e fianchi ancheggiavano irridenti.

…

Poi nelle notti d’agosto solo giubbe* nervose

e biciclette nere* con la pompa all’occhiello*,

finchè il sole tranciava il vecchio San Donato*

(bellissime rom* insolenti amavano opulente)

e fuggivano tute e guanti bianchi

……………………………..[tra fischi di vapore*.

……………………………………………..Sanant.

NOTE

*- I Giardini Margherita.

*- L’Albergo del Sole, in quel vicolo del Sole che sbocca

sotto il Pavaglione a pochi metri da piazza Maggiore,

era il sicuro rifugio di donnine e ragazzi di vita.

*- Fra piazza Verdi e il Nettuno.

*- Il rosso e il blu sono i colori sociali del Bologna,

"la squadra che tremare il mondo fa". E proprio in

quegli anni il Bologna di Haller, Nilsen e Bulgarelli,

con Dallara presidente, vincerà lo scudetto in un

memorabile spareggio contro l’Inter di Angelo Moratti

guidata da HH allo stadio Olimpico di Roma.

*- Ugo Bassi, il religioso e garibaldino trucidato dai papalini.

*- Le Torri degli Asinelli e della Garisenda.

*- Verso l’Università.

*- In via dell’Arcivescovado c’era allora la libreria Antiquaria

Palmaverde di Elena e Roberto Roversi (il poeta di "Dopo

Campoformio"). Qui si faceva la rivista "Rendiconti". Poi la

libreria si è trasferita in via Castiglione. Elena e Roberto

Roversi erano amici di Elio Vittorini e di Italo Calvino e di

tutti i giovani poeti e narratori della sinistra, laica e anche

cattolica, senza differenze.

*- Grazia Ramous.

*- Vittoria Cappelli.

*- Quasi alla fine di via Zamboni c’era una trattoria (che

forse c’è ancora) frequentata da studenti, muratori, autisti,

donnine e sbandati di ogni genere. Avere credito dai

proprietari (due fratelli) era facile. Bastava dire "apetto un

vaglia…, forse domani".

*- La stilista inglese Mary Quant dettava legge, allora, con

l’ideazione della minigonna. L’altra casa di mode allora in

voga era Courreges che aveva lanciato vestiti, gonne e

minigonne con i famosi rombi bianchi e neri. Le donne

mostravano gambe compiacenti. Un’altra rivoluzione

era cominciata.

*- I giubbotti di pelle delle guardie notturne (i vigilantes

non erano ancora nati).

*- Le biciclette marca "Benotto". Non erano né sicure né

robuste tanto che la gente aveva coniato una piccola

tiritera che suonava così: "Benotto/ogni giro/un raggio

rotto". Erano in dotazione alle guardie.

*- Era raro vedere una bicicletta con la pompa al suo

posto, di traverso sulla canna o sotto la sella. Erano,

infatti, le prime "vittime" dei ladruncoli.

*- San Donato, il ponte "curvo" al di là di Porta

Zamboni (l’attentatore di Mussolini).

*- Sotto Ponte San Donato c’era un piccolo campo di

zingari Rom (di fronte all’Albergo dei poveri gestito

dall’ECA, l’Ente comunale di assistenza poi abolito).

*- E sempre sotto il San Donato, a due passi da una

fabbrica di serrande metalliche, passavano i

treni-merci, allora ancora trainati da macchine a

vapore, e proprio sul ponte non era raro che si

incrociassero, sul finire della notte, gli operai che

andavano a lavorare e i nottambuli che avevano

tirato tardi nei night o nelle bische.

BELLA E’ LA VITA

Da qui è passata.

Tutti l’avete vista.

Potreste giurare 

che non è mai esistita?

……………..….Sanant.

 

PENSIERI ANTICHI 1

Sei tu Luna, Sole, eterno astro?…

Ma se anche ti chiamassi Arjmand*

-Arjmand dagli occhi dolci e nere chiome-

costruirei per te il tempio dei baci.

………………………………………..Sanant.

*-Arjmand Bann Begum, regina indiana, morì di

parto nel 1631. Per lei l’imperatore Shan Jahan

fece erigere un tempio ad Agra, il Taj Mahal,

il santuario degli innamorati. I lavori, ai quali

presero parte 20 mila operai, durarono 16 anni,

dal 1632 al 1648.

PENSIERI ANTICHI 2

Sei tu Endimione dalle frecce d’oro

che falci il grano nelle notti piene,

o sei Aracne* dal filo d’argento

gelosa di Selene* e del suo amante?

Ma Atena* conosceva il tuo segreto.

…………………………………Sanant.

*-Endimione, incerto figlio di Zeus, regnava

sugli Eoli nell’Elide. Selene, la Luna, si

innamorò di lui. Poi, avendo Endimione otte-

nuto da Zeus l’eterna giovinezza (ma forse

ignorando che per conservarla avrebbe dovuto

dormire per sempre), il re degli Eoli si

addormentò su una spiaggia e lì – ancora

giovane e bello – fu violentato da Selene

che da quest’incontro amoroso ebbe 50

figli. Selene, tuttavia, non poté più unirsi a lui.

*-Aracne sfidò Atena nell’arte del ricamo e vinse.

Ma la dea non sapeva perdere. Atena sapeva

del rapporto incestuoso di Aracne con il fratello

Falance, proprio lei che aveva condannato i

rapporti peccaminosi tra gli dei. Sbugiardata,

Aracne s’impiccò. Ma Atena non le permise

di morire e la trasformò in ragno perché potesse

continuare a filare e a tessere. Ma sempre la

stessa tela.

PENSIERI ANTICHI 3

Acanto* e Acantide dei cavalli siamo

padroni, e nei campi solo cardi e giunchi.

Eppure vorremmo che Zeus e Apollo

anche noi tramutassero in alati canterini

- . tarabusi o lodole, cra-cra e cardellini!

……………………………………….Sanant.

*-Acanto, figlio di Autonoo e Ippodamia, aveva tre

fratelli – Anto, Erodio e Scheneo – e una sorella,

Acantide. Curavano e possedevano solo cavalli e

trascuravano le greggi, così nei loro campi

abbandonati crescevano solo cardi e giunchi. Le

giumente si ribellarono ad Anto che invece amava

le greggi e per questo voleva allontanarle dai pascoli.

Le giumente ne straziarono il corpo. Non sopportando

il dolore dei Parenti Zeus e Apollo li trasformarono

tutti in uccelli.

PENSIERI ANTICHI 4

 Aveva la Lupa* grandi fianchi per l’oro,

bocca timida e labbra pallide per il rame.

E’ forse per questo che Rome* è Roma*

e Robigo* fa festa a Romi*, imbroglio divino.

Poseidone* e Tritone* brindarono alla truffa!

……………………………………………Sanant.

*-La Lupa, la bestia che secondo la leggenda avrebbe

allattato Romolo e Remo, era in realtà la prostituta

Acca Larenzia, moglie di Faustolo, pastore del re.

Sul Palatino, infatti, nucleo iniziale della città, le

donne di cattiva fama erano chiamate "lupe".

*-Roma, forma latina della parola greca Rome ("la

forza") era un’eroina troiana fatta prigioniera da

Ulisse. Insieme con altri (Enea?) approdò sulle rive

del Tevere. Roma convinse i compagni a bruciare

le navi per impedire ad Ulisse e agli altri uomini

di ripartire senza liberarle. L’eroina e i suoi si

stabilirono poi sul Palatino. Per ricordarla i successori

di questo primo gruppo diedero a quell’informe

agglomerato di abitazioni il suo nome.

*-Per altri Rome (in greco) era figla di Ascanio e nipote

di Enea, oppure moglie di Enea e nipote di Eracle

(Ercole). Altri ancora assicurano che Rome era una

indovina che aveva consentito ad Evandro di fondare sul

Tevere Pallantio (o Pallanteo), diventata poi Roma.

*-Robigo (al femminile) e Rubigo (al maschile) erano

due geni del grano, festeggiati ogni anno il 25 aprile

(Vi ricorda niente?). A loro era consacrato un bosco

sulla via Clodia, al di là del Ponte Milvio, probabilmente

la zona dove oggi c’è Saxa Rubra.

*_Romi era, secondo Plutarco, un antichissimo re dei

Latini. Cacciò dal Lazio gli Etruschi venuti dalla

Tessaglia e fondò Roma.

*_Poseidone, fratello di Zeus, era un eterno perdente,

anche se possedeva un’isola meravigliosa: Atlantide.

Ebbe molti figli, tutti deformi, come Polifemo e

Pegaso. Eresse con altri le mura di Troia, ma, solo,

non fu pagato. Chiese un arbitrato agli dei ma nel

giudizio ebbe torto. A suo merito, la salvezza di Enea.

*-Tritone era un dio, ma non più fortunato del padre

Poseidone. Specialmente con le donne. Quando

tentava di avvicinarle, queste pregavano Dioniso

che lo metteva in fuga. Stessa sorte con le truffe

e le ruberie che gli dei erano soliti compiere a

danno degli umani, finchè Dioniso – stanco dei suoi

maldestri tentativi – fece porre una brocca di

vino drogato sulla riva di un lago. Tritone bevve e si

addormentò. Fu facile ucciderlo a colpi di scure.

……….PROLOGO

…….(APPUNTI PER UNA STORIA)

L’uomo precipitò. L’uomo precipitò per millenni, attraversò/

come uno stormo impazzito altri stormi, mari, acque dolci/

continenti e montagne, foreste e prati, giardini, deserti, vulcani/

e fonti e galassie e cuori di rose e lune/

infine si fermò. Morì e resuscitò,/

morì e resuscitò. Nacque, rinacque e vide com’era;/

resuscitò e vide come sarebbe stato. Nessuno lo notò passare,/

nei secoli dei secoli. E nessuno vide le sue ceneri/

perdersi nel vento dei giorni. Odorò/

il mondo alla sua nascita, le narici/

……………………….si riempirono/

del profumo del sangue in mezzo alle battaglie – al centro/

e nelle periferie degli imperi, nel loro nascere e nel loro morire -/

…..prima/

…….che la carne/

………si disfacesse/

………..nel fetore e prima/

che le ossa imbiancassero sotto i morsi della stella di fuoco,/

nel caos dei mondi o nella mano del Gas primordiale. Poi/

………..rinascevano boschi e fiori,/

………………………….i mari davano di nuovo pesci/

e i fiumi acqua per affogare l’arsura che incendiava l’anima./

………..Scelse di andare di là,/

………………………….poi scelse di ritornare./

Vide che tutto era male, ma c’era un ammasso di stelle e pianeti/

là in fondo che gli suggeriva/

…che tutto/

……era/

………insieme/

…………falso/

……………e bello/

………………bugiardo/

…………………e meraviglioso/

…………………….spietato/

……………………….pietoso/

………………………….e magnifico/

…………………………….profumato/

………………………………..e putridescente./

Poi il tuono parlò, e ciò che disse fu terribile./

"In sas domos de jana /

subra su Piccu Archittu /

riposan sos gigantes /

fizos de mariposas /

e umbras de corallos. /

Murales in sas tancas /

sunt fizos ‘e fiores. /

Contados de Aba Giara!"

 

Comprese. Così scelse di attraversare /
 

per l’ultima volta le porte insanguinate. /

Scelse di tornare un’ultima volta. /

Per nascere e morire, finalmente. /

Senza memorie e senza futuro. / Solo

l’infinito dolore e la gioia di chi nasce /

vive e muore e accetta d’essere carne /

…………e non polpa di fiore, /

…………..…sangue e non nuvola, /

……………….……..terra e non Terra.

…………………………………….Sanant.

 

…PORTOVANO

Portovàno*, paese di sasso,

conchiglia dispersa

in un braccio di mare

alto, nella sua ora,

sopra i tetti d’ardesia.

Portovàno, paese di gesso,

frammento di raggio stellare,

paese che precipita

…[lento

…….[senza sosta

…….……[nel mare.

Paese che sempre ti avanza

una parola o un silenzio,

qualcosa ch’è duro a morire,

come lo strazio dei figli

nati per troppo amore

e già morti ai pascoli

……….[sotto gli ulivi

o nelle tempeste di sole

quando infuria canicola

e le giovani vergini

………………..[attente

consumano tutto l’amore

per un lampo di riso intravisto

tra i denti del falco.

…………************

Sosta sulla riva infiammata

……………..[del tuo paese.

Gira il falco e la preda

………..[si attarda

………………….[nella tana.

Qui le triglie

e le vipere d’acqua

fanno l’amore

…[e le sole

…….[parole

………[che senti

…………[son quelle

………………….[forse

che ti faranno morire.

……….**********

Camminano dodici ore.

Sono lenti i tuoi passi

se la fontana brilla

d’acqua e di sole

e sui campi, lontano,

restano ancora due ore

tra il grano e l’ulivo

a spiare i tuoi baci.

Restano ferme le ore

…….[e derise

……...[dalla tua

………..[carne bianca.

……….**********

Vergini in gramaglie

…..[ferme

…….[sull’impronta

……………[dell’uomo

tessono pensieri e foglie

nell’unico filo che

…[lento

…..[si torce

……[e s’avanza

………[nella tela

resa inutile dall’attesa.

……….**********

E inutile ti pare quel suono

……….[che svirgola

…………….[da paese

………………...[a paese

seguendo i campanili

che tacciono adesso

ma riprenderanno stasera

con battiti frementi

oltre i canneti

e destano pensieri

e strane voglie

e giovani morti.

E tu pensi ai morti,

a quei ragazzi fermi

che han desideri e voci

dentro il nero

…………[volume

…………….[del mondo.

……….********

Portovàno, paese d’un tempo

……………………..[già fermo

-Porto dove precipita

……………..[vana

……………….[la mia

………………….[pazzia.

……….********

Tu pensi al tuo paese

e un desiderio ti vince

……………….[di partire

…………………[e restare.

……………………Sanant.

 

ALLELUJA!

URLARONO

I LADRONI

Esco dalla tua tana

che l’onda muove.

…[Sconosciuto

….[ondivago

…..[cavalrazzo

……[impazzito

…….[nell’urna

……..[cineraria.

Arguzia unghiata

nuove emozioni dà

…………[là dentro

anche nel buio fitto.

…..*****

In quel giorno Giuda

Si eresse. "Sarò io, Signore?"

…..*****

Nessuno

…[tradì

….[nessuno

…..[tra gli ulivi

……[la sera.

Ma il Padre prese i denari.

"Grazie" disse la Voce

al di là dell’Universo.

E Giuda s’impiccò.

…..*****

Mandante e Sicario finalmente in pace

le pedine muovendo sulla scacchiera d’oro

trafissero il Nazareno per mano d’un Tiberino

e lampi e tuoni sventrarono la Madre.

…..*****

Ognuno a suo modo e tutti il futuro sapendo

gridammo "Osanna! Osanna!" sui chiodi.

E "Alleluja! Alleluja!" urlarono i ladroni.

……………………………………………Sanant.

 ATTORNO AL TUO CORPO

Sul tuo corpo come uomo

………………….[mi poso.

Suoi tuoi fianchi deboli-forti

stringo i polsi forti-deboli.

E’ una carezza l’orgasmo

-venir meno

….[delle certezze

………..[collaudate

………………..[sicure.

Una fatica l’amore.

……….*****

Ma cresce il tuo cuore

……..[nelle mie mani.

Ed è questo che voglio

-sopra i seni maturi,

sopra il ventre di donna,

il frutto che spacca il mondo

e che lo tiene insieme.

E tutto che ti dice

……..[come muoversi

……………….…..[e quando

e quando rilanciare il gioco

………………….[dell’amore,

se di poca speranza io vivo

-.se di gioia ti accendi

………..[anche nel buio

…………..[della stanza vuota.

………………………....Sanant.

..SPIELENPLAY

Reciterei, se fossi tedesco,

come avrebbe fatto Goethe

………………….[in tedesco.

E direi spielen per recitare

…..[se recitassi in tedesco,

e direi play per recitare,

come avrebbe fatto Bayron

……[se recitassi in inglese.

Qui posso solo recitare per gioco

………………[e recitare per poco.

Non è spielen recitare in italiano

………………………[e non è play.

E’ solo italiano.

………………………….….Sanant.

 

…...RICORDI?

Una musica stanca rimbalza sui vetri

e note si frantumano su rugiade sperse.

Non è peccato cadere nel giro delle vita!

……………..**********

Ci staneranno i lupi, frantumeranno

nelle diverse forme la tua carezza

e l’antica dolcezza spezzeranno.

…………….**********

Domani la volpe tremerà

e nascosta nel paese degli olmi

il venticello ansando ascolterà.

…………….**********

Ma qui, dove sorge la vita,

sfiorerò le tue labbra

e con amore inciderò

nell’iride profonda

………[ogni sostanza.

…………..**********

In quelle tane adesso stanno

……………[amanti

…………...……[dai denti

……………….……….[aguzzi.

Fai che riposi anche tu stanotte

e quel tuono si spenga finalmente

sopra il tuo ciglio ribelle

…….[e s’arricci

…………[ancora

……………..[il labbro

………………….[in quell’istante.

…………………………....Sanant.

 

….IL CAMPO

….IL FIORE

...IL VIOLINO 

Nel tuo campo non ci sono fiori

e nella casa non passa suono.

Ma suoneresti come un violino

se sapessi che l’arco

……………………….[vibra

solo su giuste corde.

Amerai?

………[Tu solo

…………..[conosci

………………[la risposta.

Ma la tua casa

……….[il tuo cuore

……….……[il tuo violino

questo solo devono sapere:

…………….[ti amerò

………………….[suonerò

e un cuore crescerà

……….[nel tuo campo

………………..[di erbacce.

Brescia, luglio 1992...Sanant.

 

CANTO CORTO

Con il mio canto corto

canto il tuo cauto corpo.

canto il tuo cuore fondo

…..[il tuo sorriso cardo.

………******

Canto il segreto fiore,

canto la tua natura

e quel riso maturo

che mi distrugge ancora.

………******

Canto il canto sereno,

il tuo dolore estremo.

………******

E se ti cresco accanto

canto ricanto e conto

il tuo sentire amaro

e quel morire invano

che ancora m’addolora

se la mano ti sfiora.

……..******

Ecco, il canto segreto

è quel tuo fiore spento.

………………….Sanant.

 

COME TI ODIO

…E se oggi potessi stringere il tuo cuore

………………………………………[lo farei.

…E se potessi uccidere le tue notti

………………………………………[lo farei.

E così le tue estati. E così tutte

…………………………..[le tue primavere.

E le parole strapperei dai libri

…………………………………[del mondo

e come un esercito in marcia stupendo

………………………………[e travolgente

contro il tuo cuore e tutte le tue notti

contro le tue estati e le tue primavere

……………………………….[le scaglierei.

………………….*****

Inciderò la tua scorza

la tua anima ruberò

e nel tuo ventre troverò

………………….[rifugio.

…………………*****

Tutto questo farò

finchè non dirai

………….[sì

………..……[sì

…………….…..[sì

……..[continua così

e annegami nella tua dolcezza.

…………………...………Sanant.

 

PENSIERI MODERNI 1

Chi ascolta il tuo canto
……………….[stanotte,

chi il soffio della mano

che cerca nel buio?

E quale nome chiami

………………..[adesso?

…………………Sanant.

 

PENSIERI MODERNI 2

Il giorno ha un volto,

un volto ha la notte.

E il silenzio ha una voce,

…………[sempre uguale.

……………………[La tua.

……………………Sanant.

 

LE LACRIME

NEL FANGO

Hanno spento le lacrime nel fango.

Abbiamo nascosto nel silenzio

………..[delle ore

……………….[rubate

…………….……..[la nostra

……………………………..[attesa.

…………………………………..Essi]

…………………….non potranno]

…………….…………….darci]

……………..……che altre]

……………...…..parole]

………….…..mentre]

………….……noi]

.…….chiniamo]

.…….il capo]

nell’antica]

vergogna.]

Altri, non noi!,

…altri potranno

rialzare la testa

nella pioggia

e gridare

ciò che noi

abbiamo

soltanto

sussurrato.

 

Roma, 1979……………Sanant.

 

IL FIUME DELLA VITA

Cos’è che muta il fiume in una fiamma ardente

………………..[nella saetta nera

……………………………….[in un nero serpente?

Urla nel fondo bosco il cuore, presagio fosco

………………………………[e lampi che verranno.

E’ un disagio la vita che cresce dentro il fiume.

Prima scorre sereno, poi feroce divora

……………………………………..[il suo cammino.

Lento è il risveglio e la notte ti atterra.

Poi tu sogni e la barca conduce i tuoi pensieri

………………………………..[tra le segrete arcate.

Finchè rinasci e muori – tutto intorno è la luce
………[e il fiume ti attraversa e tutto ti conduce

……………[a un vuoto eterno, ad un’eterna vita.

Ma nessuno potrà mai sapere

dove vive e dove muore il fiume.

Né in quale vortice

…...…[o quieta

…………..[laguna

………….……[porterà

…………………….…[la tua

…………………..………….[vita.

………………..…………Sanant.

 

PENSIERI DELL’ALDILA’

…………………….."Omne ignotum pro magnifico"

L’uccello "Passero" sulla croce

dell’albero spinge la vela.

Di là il mare rincorre l’orizzonte

……..[ - abbagliante illusione.

Di qua, irrequieta sciaborda

……………………………[l’onda

e frantuma l’atterrata speranza.

………………*****

Vola l’uccello "Passero" e non sa

………...[che precipitare non può

-.Cristo appeso sul fantasma di ramo

oltre la linea e oltre l’universo.

……………...*****

Vola incognito l’uccello "Passero"

-chissà se le sue ali minime

……………..[spingendo e remigando

(eppur stando ferme) alla fine

anch’esso un sogno coglierà.

……………..*****

L’uccello "Passero" ha l’ala

………………………………[spezzata

e tu segui il suo cuore rapito.

……………..*****

…Aveva un gomitolo d’oro

…………..[l’uccello "Passero"

e un raggio di lana fine

…………..[e un nido di seta e spine

………………[sull’antico

……………………[cassero

…………………………[abbandonato,

di là dal mare oltre l’Ararat.

…Schiuma di rossosangue l’onda

…………………..[sugli antichi pirati.

……………..*****

Tutti gli uccelli "Passero" all’adunata

sulla scia ribollente il richiamo divino

…………………………[han risvegliato.

……………..*****

Vola adesso la vela sotto il nembo

-spinto da mille ali vola il legno.

……………..*****

L’uccello "Passero" vola

sulla croce fulminata di rosso

quando l’orizzonte s’abbruna

e muoiono i soli e i pianeti

e l’uomo è solo e sospeso

sull’orlo di un pugno di sabbia.

……………..*****

Ma fugge stormi l’aquila

…………………..[e solitaria va.

……………….………….Sanant.

 

LUISA SOLO

.PERDONA

Regalami se puoi

un cuore nuovo

………….[e forte

e le parole inutili

che sanno dare sogni.

Apri tutte le porte,

lascia entrare i ricordi.

Perdonami se puoi

quell’amaro silenzio

i dolori che tornano

quella ruga che avanza.

………….***

Luisa solo perdona.

La sua giovinezza

è ancora stesa lì

…[tra le braccia

…..[di un vecchio

…….[amore giovane.

……………....Sanant.

 

UN RE MAGO*

.ERA NERO

I tre Magi, sapete, erano quattro*.

Sotto la Stella i Magi erano quattro.

L’ultimo Mago* viaggiava solitario

carico già di croce e tante spine.

…………..***

Un Re Mago, sapete, era nero*.

Nero come il fumo di Ludulum*.

E infatti Czar* era proprio lì,

pronto ad andare a sinistra*.

…………***

Un Re Mago, sapete, era bianco.

Bianco era il viso di Abraham*,

terreo come il volto di Cristo*.

Booth non gridò "bis!" a fine atto*.

…………***

E un Re Mago, sapete, era giallo*.

Giallo, sapete, come il fiume Giallo*.

Giallo, sapete, come il volto di Mao*

quando Cian* si rifugiò sul sandalo.

 ………….***

Gilgamesh….. 

Fu così che i Maghi dell’Oriente

trovarono la stalla e il Salvatore.

………………………..……Sanant.

*Nel Natale 1998 il "Corriere della Sera" ha scritto

che "uno dei re Magio"… Dopo duemila anni c’è

ancora chi non sa che i "re" erano tali solo per dignità,

ma che in realtà erano "maghi", "indovini", gente che

leggeva le stelle. A parte lo sproposito lessicale (forse

l’autore si è confuso con il cosiddetto "Re di Maggio",

che però è tutt’altra cosa), sembra che non ci sia più

religione. Appunto…

*La questione è controversa e nemmeno le Scritture

l’hanno risolta.

*Qui si immagina che i "i tre Re Magi" siano stati

guidati all’appuntamento nella stalla di Betlemme

proprio da Gesù, predestinato al sacrificio per la

salvezza dell’umanità.